A testimonianza che la certificazione Kosher è un biglietto da visita per le esportazioni che sempre più aziende italiane si convincono a inserire nel proprio portafogli, l'intensa attività di diverse società che anche nel nostro paese offrono questo tipo di servizio. Tra queste, c'è la IKU (Italy Kosher Union), realtà giovane e dinamica, una decina di anni di vita, che basa il suo lavoro, come ci dice il coordinatore Piha Meyer, sull'applicazione dei rigorosi principi della Torah con le più moderne applicazioni tecniche e scientifiche a disposizione per i controlli nel settore agroalimentare.
Dottor Meyer, perché un'azienda agricola italiana dovrebbe essere interessata alla certificazione Kosher?
Dovrebbero esserlo tutte quelle aziende, piccole e grandi, produttrici o trasformatrici, che vogliano prendere in considerazione l'idea di rendere più efficace la loro presenza su alcuni importanti mercati esteri. Gli Stati Uniti, in questo caso, rappresentano l'esempio più concreto e, per le aziende italiane, sono portatori di un doppio valore aggiunto. Innanzitutto per la vastità dell'area, la presenza di milioni di persone che seguono la religione ebraica e di altrettanti che identificano i prodotti certificati kosher come sinonimo di prodotti salubri e di qualità, indipendentemente dalle loro idee confessionali. Il secondo valore aggiunto è insito nell'immagine del prodotto italiano, che in quel paese è ovviamente rispettato, conosciuto e apprezzato. Tanto per capire, negli Stati Uniti ci sono catene della grande distribuzione che vendono i loro prodotti di marchio (quelli che da noi sono i prodotti Coop, Carrefour ecc.) con tanto di certificazione Kosher...
Che servizi assicurate a chi si rivolge all'IKU?
Proponiamo una metodologia di lavoro che punta sull'innovazione e il rigore. La certificazione Kosher è sempre stata assicurata dai rabbini. Un tempo, per il tipo di lavorazioni tradizionali tipiche del mondo agricolo, questo bastava e avanzava. Oggi le lavorazioni son più complesse, le aziende utilizzano macchinari, spesso si miscelano prodotti di origine e composizione diversa. Ecco quindi che la strumentistica consente di effettuare un'indagine suppletiva, permettendoci la certezza del risultato grazie all'uso di strumenti efficaci. Questo ovviamente vale di più per la certificazione nelle grandi industrie di trasformazione alimentare, che utilizza additivi una volta sconosciuti. In questo caso arriviamo anche ad effettuare analisi del dna per verificare origine e caratteristiche animali eventualmente presenti in un composto.
Qual è il vostro cliente tipo?
È ovvio che il Kosher in Italia, seppur in costante crescita, rimane un settore di nicchia, per il quale è necessaria ancora un grande sforzo di comunicazione. Spesso, infatti, si rivolgono a noi aziende attirate dalla prospettiva del business, magari basata sul passaparola, che poi dimostrano di non avere le idee chiare o reali esigenze rispetto alla certificazione. Se invece le caratteristiche dell'azienda e dei prodotti ben si adattano alla penetrazione in mercati molto ricettivi rispetto alla certificazione, allora questa scelta diventa strategica. Potrei citare aziende che hanno sistemato il bilancio annuale dopo essersi certificate. Altre che sono letteralmente uscite dal baratro della crisi. È chiaro che non consiglierei di certificarsi a ogni costo al titolare di un'azienda che magari produce biscotti anonimi che negli Stati Uniti non possono diventare competitivi solo per il fatto di essere kosher. Chi produce “Made in Italy” come pasta, vino, olio, conserve, può invece guardare a questa opportunità con grandissimo interesse, contando anche sul fatto che certificare un prodotto agricolo primario non è complesso come fare quest'operazione per un prodotto industriale che prevede una complessa miscela di ingredienti. La nostra seppur giovane storia è piena di casi di successo tra le aziende che abbiamo seguito. Clienti che si sono fidelizzati, instaurando con noi rapporti e richieste di servizi che continuano negli anni.
Per informazioni: italykosherunion@hotmail – www.italykosherunion.it
|